Si è svolta a Bari la Seconda conferenza di Oncologia Polmonare “Dalla prevenzione alla terapia della malattia avanzata”. L’evento, organizzato dall’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari in collaborazione con IASLC – Associazione Internazionale per lo Studio del Cancro al Polmone, ha avuto come obiettivo quello di focalizzare l’attenzione sulla prevenzione del tumore al polmone al fine di definirne cause e cure.
Tra i prestigiosi ospiti, il prof. Gianluigi De Gennaro, ricercatore del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ed anima “scientifica” del cluster Inside the Breath. De Gennaro, durante la prima sessione della conferenza, ha presentato i risultati conseguiti dal gruppo di ricerca da lui coordinato presso l’Università degli Studi di Bari.
“Stimolante essere qui per il secondo anno consecutivo. Ho intitolato il mio intervento “Un chimico per la prevenzione”, che è il punto iniziale di quella retta che va dalla prevenzione alla terapia avanzata – ha esordito De Gennaro – Il gruppo che coordino dell’Università di Bari si occupa di prevenzione primaria da più di 20 anni”.
Il professore ha presentato quindi i principali traguardi raggiunti dal suo gruppo di lavoro, che si è distinto nel corso degli anni per essere stato uno dei primi (nel 2003) a parlare di benzo[a]pirene (tra le prime sostanze di cui è stata accertata la cancerogenicità) ed essersi reso protagonista nel 2005 della più grande campagna su Taranto sul benzo[a]pirene.
De Gennaro ha poi riferito in merito agli studi svolti circa i vari aspetti che riguardano la qualità dell’aria non esclusivamente all’aria aperta ma soprattutto indoor: “Abbiamo poca conoscenza dei prodotti chimici che portiamo nelle nostre case, delle capacità di aerazione dei nostri appartamenti e della qualità dei materiali dei mobili. L’impatto all’interno degli ambienti chiusi è maggiore rispetto a quelli outdoor: ultimamente abbiamo lavorato sulla possibilità di abbattere inquinanti indoor attraverso sistemi meccanici, ma anche e soprattutto vegetali attraverso le Tillandsie, delle piante che assorbono il loro cibo dalle foglie, abbattendo gli inquinanti presenti in atmosfera”.
Dunque il finale dedicato alla breath analysis ed al campionatore Mistral: “Attraverso l’analisi dell’espirato è possibile recuperare informazioni sugli elementi presenti, come i metaboliti gassosi. Siamo abituati a leggere metaboliti all’interno di altri liquidi biologici. Mentre la novità della breathomica è che ora possiamo effettuare analisi approfondite anche al livello degli alveoli polmonari. L’anno scorso vi avevo parlato di due studi condotti separatamente, rispettivamente nel 2010 e nel 2013, sul mesotelioma e sul tumore al colon retto. Due studi che hanno dato grande specificità alla misura e che hanno consentito di lavorare non solo sulla metodologia, ma anche sulla strumentazione”.
Il prof. De Gennaro ha quindi presentato alla platea Mistral, il nuovo campionatore per l’espirato, che dall’inizio del mese prossimo sarà pienamente operativo a Bari, sia presso il polo Oncologico che al Policlinico: “È bello vedere che le parole spese l’anno scorso sono diventate uno strumento. Lo strumento è stato già presentato a Maastricht al Breath Summit, con buon accoglimento della comunità scientifica, ed è stato vincitore di alcuni premi, tra cui Puglia Premia Salute”.
Questo sito tutela e rispetta la riservatezza degli utenti in ottemperanza alle norme sulla protezione dei dati personali, sia nazionale (D.Lgs 196/2003), sia comunitaria (Regolamento europeo 679/2016 - GDPR). CLICCA QUI per L'INFORMATIVA SU PRIVACY E COOKIE
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.